Vi scrivo nell’esatto momento in cui sulla mia scrivania si proietta un insperato, flebile raggio di sole, mentre in lontananza un cielo grigio promette un temporale. Del resto è Pasqua, l’unica volta in cui negli ultimi anni ha fatto ben tempo c’era il Covid. Nondimeno, auguro a tutti dei sereni giorni di riposo, laddove vi sia possibile riposare.
Ma adesso, iniziamo con gli aggiornamenti.
Bookclub
Ho parlato dell’esperienza del nostro Bookclub in un articolo che è apparso la scorsa settimana su Robinson di Repubblica e che potete recuperare qui (se siete abbonati.)
Vi riporto qualche estratto.
“Dal momento che la scelta di un titolo è frutto di un compromesso tra le preferenze di tutti i partecipanti, prendere parte a un gruppo di lettura può far cambiare opinione non soltanto su un genere letterario, ma in definitiva anche su noi stessi. Non pensavi di essere tipo da draghi e da spicy? E invece.”
“Non esistono verità assolute quando si parla di libri e partecipare a un bookclub potrebbe far rivalutare alcune delle posizioni più critiche nei confronti di un romanzo, perché lo sguardo altrui potrebbe offrire nuove chiavi di interpretazione. Nella prospettiva di un gruppo di lettura nessun libro è infatti mai bocciato al 100% e questo espande il concetto critico ricordandoci che abbiamo il pieno diritto di non apprezzare una storia o un autore ma ciò non significa che abbiamo ragione in termini assoluti. È scontato? Non così tanto.”
“A volte i libri che scegliamo di leggere riflettono i nostri bisogni più inconfessabili, dando loro una parvenza di ordine momentaneo. Parlarne in gruppo universalizza e normalizza quel bisogno e al contempo lascia libero quel libro dalla nostra morsa più intima, consentendogli di tornare a essere una storia di tutti e per tutti, mentre noi torniamo alla ricerca solitaria del prossimo libro che curi una ferita o faccia rivivere qualcuno o qualcosa che abbiamo perso.”
Il prossimo libro che leggeremo insieme è Our infinite fates di Laura Steven.
Ne ho sentito parlare benissimo e sono in una fase di vita molto desiderosa di storie romantiche. Mi è sembrata la scelta perfetta.
La trama è qui.
Ne parleremo il 7 maggio su IG alle 18.
Sempre in tema di letture, informo chi si trovasse in zona che il 30 aprile alle 18 presenterò Romana Petri e il suo ultimo romanzo, La ragazza di Savannah, alla Feltrinelli di Via Quattro Spade di Verona.
Il libro è una biografia romanzata e letteraria di Flannery O’Connor attraverso cui Romana ci parla di scrittura, di fede, di amore non corrisposto, di galline (sì, galline) e di morte.
Vale davvero la pena leggerlo.
Random lovely tips
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E comunque, questo è il biricoccolo.
Cechov diceva: un ottimista è un pessimista male informato. Queste e altre perle
nella conferenza di Paolo Nori al Circolo dei lettori di Torino “A cosa servono i Russi” che potete ascoltare qui.
Premio letterario iO donna
Mi è successa una cosa davvero bella: Miss Bee è candidata per l’edizione 2025 del premio letterario Eroine d’oggi di iO Donna.
Se volete sostenerla, sentitevi libere di inviare una mail all’indirizzo:
iodonnapremioletterario@rcs.it
indicando Miss Bee e (se volete) una breve motivazione.
Conosceremo l’esito a novembre. Chissà.
Vi regalo una canzone (anzi due!)
La prima è la mia ultima scoperta; va da sé che la ascolto in loop.
La seconda è stata scritta dal nostro amatissimo Marco Rossetti (canta e suona, pure!!!!) durante le riprese di Costanza. Fa parte della colonna sonora.
Se non la conoscete eccola qui:
La ricettina
La ricettina di oggi è di
e nella sua versione originale la trovate qui.Tra l’altro io adoro i contenuti di Sofia e se non la conoscete ancora è davvero una buona idea farsi un giro sul suo account. Le ricette riescono sempre. Ma soprattutto, lei ha un modo di presentarle che ogni volta è un magnifico e ironico racconto di vita.
Questa versione un po’ modificata è come l’ho fatta io. La ripeterò per Pasqua.
Per l’impasto:
500 gr di semola rimacinata di grano duro
130 gr burro
150 acqua tiepida
9 grammi di sale
Per il ripieno
300 gr di cuori di carciofo (anche surgelati)
600 gr patate tagliate a cubetti piccoli
5 pomodori secchi tagliati a listarelle
prezzemolo sale pepe qb
Versare nell’impastatrice la semola aggiungendo a filo l’acqua tiepida in cui avrete sciolto il sale. Unire il burro (basta che sia solo un po’ ammorbido lasciandolo fuori dal frigo una mezz’oretta). Lavorate l’impasto fino ad avere un panetto liscio e omogeneo; conservatelo in frigo per un’ora circa.
Nel frattempo, preparare le patate e lasciarle ammollo per almeno mezz’ora cambiando una volta l’acqua. Versatele poi in una ciotola con i carciofi tagliati anche loro a pezzetti, i pomodori sott’olio, il prezzemolo, sale pepe e olio.
Prendere l’impasto dal frigo e dividerlo in due parti e stirarlo in due dischi. Uno costituirà la base alta a sufficienza da coprire i bordi di una teglia per torte da 23 cm. Versare sulla base tutto il ripieno e rivestitelo con l’altro disco steso, che ricoprirà la vostra torta rustica come una pie all’inglese. Unire i bordi, bucherellate la superficie e cuocere a 180 gradi al massimo per almeno un’ora e mezza.
L’oracolo zen
Siate persone che non piantano grane se non quando strettamente necessario a tutela dei vostri interessi e della vostra dignità. Per il resto, lasciate correre.
Alla prossima.
Vostra,
Grazie, è sempre un piacere. Miss Bee si merita di conquistare il premio letterario perché è una ragazza dal carattere coraggioso e decisamente avanti nel contesto storico in cui vive
Ci vediamo al Salone il 16 maggio....non vedo l'ora ❤️📖❤️
Grazie Alessia, leggere il bollettino è sempre una scoperta e una coccola 🤗